Lungo il versante destro dell'Idice, all'interno del Parco la Martina, si trova il Monte Gurlano, un'ofiolite serpentinitica che svetta per erosione selettiva dai versanti argillosi che la circondano.
Monte Gurlano - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Gurlano - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 5.07 ettari.
Quota altimetrica minima 706.7m. s.l.m., quota altimetrica massima 788.8m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo il versante destro dell'alta valle dell'Idice, all'interno del Parco la Martina, si trova il Monte Gurlano, una peculiare ofiolite serpentinitica, che svetta per erosione selettiva dai versanti argillosi che la circondano, ammantati da una copertura boschiva a prevalenza di cerro.
Nell'ofiolite si trovano diversi minerali, e in località Fontanelle, lungo il sentiero che conduce al monte, si aprono le gallerie di una vecchia miniera di rame. In questa località, infatti, si tentò, a partire dal 1902, la coltivazione di minerali cupriferi come calcopirite, bornite e calcosina; tra la roccia si possono riscontrare anche vene e noduletti di rame nativo.
"L'attività estrattiva e le risorse minerarie della Regione Emilia-Romagna" - Scicli Attilio [1972] Poligrafici Artioli, Modena.
"L'Appennino Bolognese" - Bombicci L. [1881] Club Alpino Italiano, Sezione di Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.