Lungo il versante sinistro del Sillaro, alla confluenza con il rio Zafferino, si osserva l'accavallamento delle "Argille Scagliose" sulla Marnoso Arenacea; peculiare il contrasto tra il greto incassato tra strati arenacei e i bacini calanchivi soprastanti.
Rio Zafferino, panoramica dell'accavallamento
Rio Zafferino, panoramica dell'accavallamento
Testata della valle del Rio Zafferino
Testata della valle del Rio Zafferino
Rio Zafferino - Foto Archivio Servizio Geologico
Rio Zafferino - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Comune CASTEL DEL RIO (BO)
Superficie totale: 111.99 ettari.
Quota altimetrica minima 252.4m. s.l.m., quota altimetrica massima 558.2m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Lungo la valle del rio Zafferino, e presso la confluenza tra questi e il torrente Sillano, si osserva l'accavallamento delle "Argille Scagliose" sulla Marnoso Arenacea. Il contatto tra le due litologie è apprezzabile in particolar modo lungo la strada che sale da Molinaccio, situato lungo il fondovalle Sillaro, a Segattara, dove proprio presso questa località si osservano in affioramento gli strati della Marnoso arenacea, interessati da erosione selettiva, a contatto con le argille.
Questo confine geologico si riflette in modo estremamente chiaro e marcato nella morfologia, nel paesaggio e nella copertura vegetale.
Molto peculiare il contrasto tra il fondovalle Sillaro, dove il greto è incassato tra potenti strati arenacei, e i soprastanti versanti del rio Zafferino, dove si osservano le tipiche morfologie delle unità argillose caotiche, con versanti a blanda acclività, calanchi e frane.
Geotipi presenti: Accavallamento - Calanchi - Valle asimmetrica;
Interessi contestuali: Paesaggistico [Questo confine geologico si riflette in modo estremamente chiaro e marcato nella morfologia, nel paesaggio e nella copertura vegetale];
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico [L'area offre diverse opportunità di soggiorno in agriturismi];
Tutela: superflua;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
"L'arco del Sillaro: la messa in posto delle Argille Scagliose al margine appenninico padano (Appennino bolognese)" - Castellarin A. Pini G. A., con un contributo di A.M. Borsetti e E. RabbiMem. Soc. Geol. It., vol. 39, pp. 127-142.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.