Antico bacino lacustre oggi colmato. Si presenta come una dolce depressione, occupata da una radura che si apre tra il folto della faggeta. Il fondo appare piuttosto movimentato a seguito dei diversi scavi archeologici che si sono avuti nel tempo.
La dolce depressione del Lago degli Idoli - Foto Archivio Servizio Geologico
La dolce depressione del Lago degli Idoli - Foto Archivio Servizio Geologico
Geografia
Superficie totale: 1.08 ettari.
Località Lago degli Idoli (Comune di PRATOVECCHIO STIA - AR)
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Il Lago degli Idoli si presenta come una dolce depressione occupata da una radura che si apre tra il folto della faggeta e che un tempo ospitava uno specchio lacustre. Il fondo appare piuttosto movimentato a causa dei diversi scavi archeologici che si sono succeduti nel tempo. La morfologia e la presenza della vegetazione erbacea, con lamponi e ginestra, richiamano alla passata presenza del lago. Questa morfologia assume un significato particolare legato ai ritrovamenti archeologici. Secondo Veggiani il lago si formò a seguito di movimenti gravitativi in epoca pre-etrusca (900-600 a.C.). Secondo l'ipotesi più recente, il lago doveva comunque essere legato alla presenza di una sorgente sotterranea, che garantiva un afflusso costante d'acqua. Proprio la sorgente d'acqua dovette costituire motivo d'attrazione e di venerazione, con un vero e proprio culto delle acque, testimoniato dalla scoperta, nel 1838, di circa 650 statuette e centinaia di sculture, monete, armi, fibule, anelli e monili, estratti dal lago che venne appositamente prosciugato. Un giacimento archeologico unico e straordinario, con reperti riferibili a un arco di tempo assai ampio, dalla preistoria sino all'epoca romana.
Interessi contestuali: Archeologico [Nel 1838 una pastorella rinvenne casualmente una statuetta in bronzo sulle rive del lago, che in seguito venne prosciugato per realizzare la prima campagna di scavi, a cui ne seguirono altre. I sedimenti lacustri restituirono circa 650 statuette e centinaia di sculture, monete, armi, fibule, anelli e monili vari. Un giacimento archeologico straordinario, che presenta reperti riferibili a un arco di tempo assai ampio, dalla preistoria sino all'epoca romana, e che ha indotto a ipotizzare la presenza di un luogo di culto, forse legato alle acque o alla montagna.];
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Bibliografia
"Guida all'escursione: il bacino e l'asta fluviale dell'Arno e del Serchio -Società Geologica Italiana, 76° riunione estiva, L'Appennino Settentrionale" - AA.VV. [1992] 76° riunione estiva, L'Appennino Settentrionale, Firenze 25-26 Settembre 1992.
Avvertenze
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