In località Magrini, nei campi e in corrispondenza del fronte di una piccola cava abbandonata, è possibile vedere l'unico affioramento di Gessoso - Solfifera in area piacentina.
Gessi a ferro di lancia in loc. Magrini - foto Gianluca Raineri
Gessi a ferro di lancia in loc. Magrini - foto Gianluca Raineri
I Magrini e i geositi del Piacenziano - foto di Gianluca Raineri
I Magrini e i geositi del Piacenziano - foto di Gianluca Raineri
I calanchi del Piacenziano visti dai Magrini - foto di Gianluca Raineri
I calanchi del Piacenziano visti dai Magrini - foto di Gianluca Raineri
Geografia
Comune VERNASCA (PC)
Superficie totale: 9.76 ettari.
Località Magrini (Comune di VERNASCA - PC)
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Appena a nord della località Magrini, nei campi e in corrispondenza del fronte di una piccola cava abbandonata, è possibile vedere l'unico affioramento di Gessoso - Solfifera in area piacentina. Per quanto di modesto interesse scientifico, esso possiede una notevole valenza didattica in ambito locale vista la sua unicità e le tematiche geologiche che esso evoca.
Il sito è oggetto di frequentazione dalle scuole che aderiscono alle iniziative didattiche proposte dall'Ente Parchi e Biodiversità dell'Emilia-Occidentale .
Da qui inoltre si gode un'ottima panoramica sulla valle del torrente Ongina, ove è ubicata la Zona n.9 del Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano, e sulla zona n.7 "Calanchi di Monte Giogo" , geosito di interesse regionale.
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.