Serie di doline dalle dimensioni decametriche che segnano i piccoli lembi di affioramento di Gessi e Calcari Cavernosi a ovest del Passo del Cerreto, lungo il sentiero che conduce alle sorgenti del Secchia. La loro origine è connessa ai fenomeni carsici.
Alpe di Succiso dal Passo dell'Ospedalaccio, presso la zona delle doline
Alpe di Succiso dal Passo dell'Ospedalaccio, presso la zona delle doline
Sassalbo e il Passo del Cerreto
Sassalbo e il Passo del Cerreto
Geografia
Superficie totale: 6.07 ettari.
Quota altimetrica minima 1235.1m. s.l.m., quota altimetrica massima 1297.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Scendendo dalle sorgenti del Secchia in direzione del passo del Cerreto, ormai in prossimità del valico, si attraversa una zona dolcemente ondulata, segnata da un'alternanza di prati e lembi di bosco dove è possibile riconoscere una serie di doline di dimensioni molto ridotte (diametro massimo 10 m) che indicano la presenza nel sottosuolo dell'unita geologica riferibile ai Gessi Triassici. Si tratta quindi di tipiche forme carsiche, la cui origine è connessa ai fenomeni di dissoluzione che si manifestano sui litotipi evaporitici, che in questa zona rappresentano scaglie tettoniche inglobate nell'unità delle Quarziti della Rivaccia.
"L'area Carsica dell'alta val Secchia. Studio interdisciplinare dei caratteri ambientali." - AA. VV. [1988] Regione Emilia Romagna - Provincia di Reggio Emilia, Asessorato Ambiente e Difesa del Suolo, Studi e Documentazioni, 42.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.
I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.