Frana attiva complessa che lambisce la frazione di Caprile, dove ha reso inagibili molte case.
La parte alta della frana, a ridosso dell'abitato, ed i suoi effetti sugli edifici. Foto progetto Iffi.
La parte alta della frana, a ridosso dell'abitato, ed i suoi effetti sugli edifici. Foto progetto Iffi.
Gli effetti sulla viabilità della riattivazione del 2013. Foto della provincia di RE
Gli effetti sulla viabilità della riattivazione del 2013. Foto della provincia di RE
Geografia
Comune VENTASSO (RE)
Superficie totale: 16.52 ettari.
Quota altimetrica minima 710.8m. s.l.m., quota altimetrica massima 752.7m. s.l.m.
Località Caprile (Comune di VENTASSO - RE)
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Frana attiva complessa, sviluppata nelle litologie delle Argilliti Variegate con Calcari, ben visibili lungo la nicchia di distacco, ripidissima e di forma arcuata, che lambisce la frazione di Caprile, al suo margine settentrionale, dove ha reso inagibili le case più vicine al ciglio della frana.
Sono segnalate diverse riattivazioni storiche di questa frana, la prima nel febbraio del 1951, quando la frana, oltre a danneggiare il versante a nord dell'abitato, sconvolse anche il deflusso nel microbacino del Rio di Caprile (Fosso della Tocca). Ulteriori episodi di riattivazione sono documentati nell'aprile del 1096, nel settembre del 1972, nel giugno del 1973, dove alcune case lesionate vennero ulteriorme danneggiate, nel gennaio 1974, nel settembre del 1976 quando il settore settentrionale della frazione fu coinvolto da un crollo che rese necessario il trasferimento di parte dell' abitato. La riattivazione più recente risale all'aprile del 2013.
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I geositi carsici, che si sviluppano in valli cieche, doline, inghiottitoi, grotte, forre ecc., per una visita richiedono ulteriori competenze specifiche, attrezzature adeguate e la presenza di Speleologi esperti. Gran parte di questi ambienti si trova all'interno di Parchi, Riserve naturali e Aree protette e quindi l'accesso è sottoposto a regolamentazione specifica. Le visite, limitate comunque a poche cavità adeguatamente attrezzate, possono essere svolte accompagnati da Guide Speleologiche riconosciute dai Parchi. Per visite che abbiano uno scopo di ricerca e studio ci si può avvalere degli Speleologi dei Gruppi affiliati alla Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna (www.fsrer.it).
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