Geologia, sismica e suoli

Gessi triassici della val Secchia

2121   

Evaporiti triassiche della val Secchia

Geosito di rilevanza regionale - area carsica

Geosito compreso nel sito UNESCO "Carsismo e Grotte Evaporitiche nell'Appennino Settentrionale"

Area di affioramento di evaporiti triassiche (Gessi di Sassalbo - Formazione di Burano) formate da gessi, anidriti, dolomie, calcari cavernosi e lembi di arenarie quarzitiche, segnate da una complesso assetto strutturale e da una peculiare evoluzione geomorfologica.

I Gessi della Val Secchia
I Gessi della Val Secchia
I Gessi della Val Secchia
Monte Rosso - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Rosso - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Rosso - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Merlo - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Merlo - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Merlo - Foto Archivio Servizio Geologico
Cristallo di quarzo nero - Foto Rosciglione
Cristallo di quarzo nero - Foto Rosciglione
Cristallo di quarzo nero - Foto Rosciglione
Poiano - Foto Archivio Servizio Geologico
Poiano - Foto Archivio Servizio Geologico
Poiano - Foto Archivio Servizio Geologico
Terrazzo di Cà Rabacchi - Foto Archivio Servizio Geologico
Terrazzo di Cà Rabacchi - Foto Archivio Servizio Geologico
Terrazzo di Cà Rabacchi - Foto Archivio Servizio Geologico
La prima sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La prima sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La prima sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La seconda sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La seconda sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La seconda sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La terza sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La terza sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La terza sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La quarta sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La quarta sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La quarta sorgente - Foto Archivio Servizio Geologico
La zona di confluenza delle sorgenti - Foto Archivio Servizio Geologico
La zona di confluenza delle sorgenti - Foto Archivio Servizio Geologico
La zona di confluenza delle sorgenti - Foto Archivio Servizio Geologico
Un percorso - Foto Archivio Servizio Geologico
Un percorso - Foto Archivio Servizio Geologico
Un percorso - Foto Archivio Servizio Geologico
Gessi triassici della Val Secchia - Foto Archivio Servizio Geologico
Gessi triassici della Val Secchia - Foto Archivio Servizio Geologico
Gessi triassici della Val Secchia - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Le sorgenti di Pojano - Foto Archivio Servizio Geologico
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Gessi triassici della val Secchia - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
  • Superficie totale: 2093.62 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Estesa area di affioramento di evaporiti triassiche (Gessi di Sassalbo - Formazione di Burano) formate da gessi, anidriti, dolomie, calcari cavernosi e lembi di arenarie quarzitiche, segnate da una complesso assetto strutturale e da una peculiare evoluzione geomorfologica.

Il litotipi presenti hanno avuto origine a partire da gesso e anidrite depositatisi in bacini evaporitici in ambienti di sabkha e di mare basso del Triassico superiore (Carnico-Retico, 230-200 milioni di anni fa). Cambiamenti chimico-mineralogici successivi alla sedimentazione, avvenuti in fase di seppellimento e, successivamente, quando il corpo geologico ha raggiunto posizioni prossime alla superficie ed è entrato in contatto con acque meteoriche, hanno portato alla attuale strttura e composizione delle evaporiti triassiche. Lungo i fianchi dell'alta valle del Secchia, le evaporiti formano una dorsale allungata longitudinalmente all'asse vallivo e segnata da marcate contropendenze che la "staccano" dai versanti adiacenti. Lo spessore di questo corpo roccioso è in val Secchia superiore ai 2000 m.

Le esposizioni più note si trovano presso il fondovalle Secchia, all'altezza della Pietra di Bismantova, con affioramenti spettacolari nei quali si osserva molto bene la strttura deformata e becciata delle evaporiti. Altri affioramenti si possono osservare alle falde del Monte Ventasso, presso Busana e Acquabona, a Collagna, a Ligonchio e tra il Passo del Cerreto e quello dell'Ospedalaccio. Affiorano anche lungo il fondovalle dell'Ozola, prima che questo si unisca al Secchia. Anche lungo la valle del Riarbero e alle falde del Cavalbianco si trovano estesi lembi di evaporiti. Ipotesi diverse, talora anche molto contrastanti, riguardano le cause tettoniche che hanno portato le evaporiti nelle attuali giaciture. Certamente durante l'orogenesi le evaporiti triassiche, grazie alla loro plasticità, abbiano funzionato come livello di scollamento di potenti successioni sedimentarie.

La posizione centrale rispetto alla valle del Secchia ha fatto supporre che queste evaporiti, nella fase piu' recente della loro storia, siano risalite verso l'alto con meccanismi di tipo diapirico, favoriti dalla presenza di salgemma.


Monte Gebolo

Rilievo costituito da evoporiti triassiche che si eleva lungo la sponda sinistra del T. Secchia, caratterizzato da una morfologia d'insieme piramidale troncata verso il greto, delimitato ad ovest e ad est da profondi valloni, tipicamente segnati da coltri di frana per colamento lento costiuiti da materiali argillosi provenienti dalle unità liguri soprastanti. Lungo il versante orientale, che guarda la valle del Canale Vei, si aprono tre importanti cavità naturali: la Grotta di M. Gebolo, il Tanone di M. Gebolo e la Tana della Spiagge. Verso il torrente Secchia si sviluppa una lunga parete rocciosa, lungo cui affiorano i gessi triassici nella loro tipica giacitura e struttura.


Monte Rosso

Spettacolare rilievo costituito da evaporiti triassiche, a forma di spiccata dorsale che si eleva lungo la sponda sinistra del T. Secchia, verso il quale si sviluppa un'alta e lunga parete in seguito all'approfondimento erosivo della valle. La dorsale è delimitata ad ovest e ad est dai profondi valloni del canale Vei e del torrente Dorgola, tipicamente segnati da coltri di fana per colamento lento costiuiti da materiali argillosi provenienti dalle unità liguri soprastanti. Verso monte si apprezza bene contropendenza che caratterizza tutto l'affioramento delle evaporiti triassiche lungo la valle del Secchia, carattere che viene imputato alla probabile risalita diapirica di questo ammasso roccioso. Lungo la parete che si alza a margine del greto si può osservare la tipica struttura scompaginata e complessa di questa unità geologica, particolarmente evidenti alcune meso pieghe e diversi lembi rocciosi fratturati e dislocati. Di grande interesse i sistemi carsici che si sviluppano in profondità, a cui fanno capo le numerose cavità naturali (risorgenti e inghiottitoi) che si aprono lungo i versanti del monte, il cui carattere è frequentemente quello delle cosiddette "anse ipogee".


Monte Merlo

Rilievo a morfologia piramidale-trapezoidale costituito da evaporiti triassiche che si eleva lungo la sponda sinistra del T. Secchia, verso il quale si sviluppa un'alta e lunga parete in seguito all'approfondimento erosivo della valle. Il rilievo è delimitato ad ovest e ad est dai profondi valloni del canale Vei e del torrente Dorgola, tipicamente segnati da coltri di fana per colamento lento costiuiti da materiali argillosi provenienti dalle unità liguri soprastanti. Verso monte si apprezza bene contropendenza che caratterizza tutto l'affioramento delle evaporiti triassiche lungo la valle del Secchia, carattere da imputare alla probabile risalita diapirica di questo ammasso roccioso. Lungo la parete che si alza a margine del greto si può osservare la tipica struttura scompaginata e complessa di questa unità geologica, particolarmente evidenti alcune meso pieghe e diversi lembi rocciosi fratturati e dislocati.


Monte Cafaggio, La Pianellina, Poiano

Estesa area di affioramento dei gessi triassici tra il rio Sologno e il T. Secchia, che si protente rastremandosi, verso est, sino alle Sorgenti di Poiano. Lungo il fianco che guarda il Secchia si osservano ripidi versanti, per la maggior parte boscati, mentre verso monte, ossia verso la valle del Lucola, è molto evidente la contropendenza al contatto con le unità liguri. Questo carattere morfologico, che è proprio di tutto l'affioramento dei gessi triassici, è verosimilmente imputabile al diapirismo che avrebbe interessato l'ammasso roccioso evaporitico, anche se un ruolo non secondario nella sua genesi ha certamente giocato l'evoluzione carsica delle aree gessose. Di grande interesse le morfologie carsiche con piccole doline allineate lungo le principali faglie, così come i sistemi carsici che si sviluppano in profondità, a cui fanno capo le numerose cavità naturali (risorgenti e inghiottitoi) che si aprono lungo i versanti della dorsale, il cui carattere è frequentemente quello delle cosiddette "ansee ipogee".


Sorgenti di Poiano

Questa spettacolare e copiosissima sorgente carsica ad elevata salinità,che fa parte del sistema carsico più esteso della Regione Emilia-Romagna, sgorga con una serie di emergenze ai piedi di una parete di evaporiti triassiche, a breve distanza dall'alveo del Secchia. Venne descritta per la prima volta da un suonatore di liuto, Cosimo Bottegari, che la annotò in un suo diario di viaggio pubblicato nel 1612 (Relazione d'un suo viaggio all'acqua salata di Minozzo in quel di Reggio (di Modena), Documento XII in "Libro di Canto e Liuto") dove riferisce degli abbondanti depositi salini presenti in superficie. La sorgente si compone di diverse bocche sorgive, la cui attività cambia in relazione ai periodi stagionali, alcune presentano una spettacolare portata e sono tutte sempre fortemente salate, con una composizione principalmente salso-solfata (concentrazioni saline fino oltre 15 g/l). La cicolazione profonda che le porta a questa risorgente parte dal soprastante alveo del T. Lucola; riversandosi nelle acque del fiume Secchia le acque di Poiano ne condizionano per un tratto la composizione. I condotti di deflusso originari delle scaturigini sono stati occultati da un corpo di frana; è ben visibile la sua nicchia di distacco provocata dal crollo di una probabile cavità carsica di grandi dimensioni.


Gessi triassici della Val d'Ozola

Affioramento di Gessi Triassici (Gessi di Sassalbo e Calcari Cavernosi) lungo il versante destro della valle del Torrente Ozola, nei quali si aprono alcuni inghiottioti e 3 risorgenti. Il versante è molto acclive, in parte rivestito da bosco e solcato da vallecole minori ad andamento rettilineo, alcune delle quali segnati da alte pareti in gran parte boscate


Gessi triassici de Il Monte

Affioramento di Gessi Triassici lungo il versante sinistro del fiume Secchia, segnato dalla morfologia pronunciata, "a panettone", del rilievo de Il Monte. Lungo le pendici e il fondovalle si aprono diversi inghiottioti e 2 risorgenti. Il versante è molto acclive, in parte rivestito da bosco e solcato, a sud, dalla vallecola del rio Canedolo (o Canetolo) ad andamento contorto.


Gessi di Cà Ferrari

Affioramento di Gessi Triassici lungo il versante sinistro del fiume Secchia, segnato dalla morfologia pronunciata tipicamente legata al carsismo. Lungo le pendici e il fondovalle si aprono diversi inghiottioti e 2 risorgenti. Il versante è molto acclive, in parte rivestito da bosco.


Gessi e sistema carsico di Monte Caldina

Dorsale modellata nel complesso roccioso delle evaporiti triassiche (prevalentemente: Gessi di Sassalbo e Calcare Cavernoso), dalla tipica morfologia pronunciata, lungo il versante destro del Secchia. I versanti, anche se ripidi, si presentano in gran parte boscati, gli affioramenti più estesi segnano il versante meridionale del Monte Caldina (erroneamente denominato Calvina nella toponomastica CTR). Sotto la cima del Monte, nel mezzo di un'area detritica, si aprono due grotte, denominate Inghittitoio I e Inghiottiotio II di M. Caldina, da cui si accede a una importantissima cavità, nota come Abisso o Sistema Carsico di Monte Caldina. Si tratta di una grotta che, passata una serie di strettoie tra i massi della falda detritica superficiale, si sviluppa in una prima parte in salette di crollo modellate tra i gessi triassici e le dolomie, sino a giungere al livello del ramo attivo. In questo tratto, caratterizzato inizialmente da alcuni dislivelli con cascatelle, si sviluppa un cunicolo che segue sempre il collettore ipogeo, sino alla risorgente. Quest'ultima, resa transitabile in passato da disostruzioni, è attualmente impraticabile perché intasata da depositi alluvionali.

Il Sistema del Monte Caldina, compiutamente esplorato nel 1998 dal Gruppo Speleologico G. Chierici di Reggio Emilia, con uno sviluppo di 1.040 m e una profondità di - 265 m, rappresenta la cavità nei gessi più profonda al mondo.


Gessi di Monte Carù e Monte Vaiano

Rilievi modellati nel complesso roccioso delle evaporiti triassiche (prevalentemente: Gessi di Sassalbo e Calcari Cavernosi), dalla tipica morfologia pronunciata "a panettone", compresi tra il versante destro del Secchia e la valle del rio di Sologno. I versanti, anche se ripidi, si presentano in gran parte boscati, gli affioramenti più estesi segnano il versante orientale del Monte Carù, lungo la valle del rio di Sologno. Alla sommità del Monte Carù, e lungo i crinali che da essa si dipartono, si trovano alcune doline di piccole dimensioni; lungo il crinale che scende in direzione SW, verso Cà di Budriotto, le doline sono marcatamente allineate, verosimilmente lungo un disturbo tettonico.

Diverse cavità carsiche si aprono lungo i versanti, in prossimità dei fondovalle.

Lungo gli affioramenti di gesso microcristallino del Monte Carù sono presenti scannellature carsiche, micriforme che si sviluppano tipicamente su rocce a grana fine.

Presso Cà Rabacchi, in destra Secchia, si osserva un terrazzo alluvionale, esemplare per la forma pianeggiante delimitata a valle da scarpata e per la granulometria estremamente grossolana dei depositi alluvionali. Importante come livello di base nel sistema carsico del Tanone Grande della Gacciolina.

Un parte del geosito è compresa all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Idrogeologico - Carsico ipogeo - Strutturale - Geomorfologico - Petrografico - Carsico epigeo - Mineralogico;
Geotipi presenti: Cavità naturale - Dolina - Dorsale - Frana - Inghiottitoio - Terrazzo alluvionale - Sorgente minerale - Gesso - Quarzo - Anidrite - Breccia tettonica - Diapirismo - Ansa ipogea - Scaglia tettonica;
Interessi contestuali: Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico - Speleologico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Opportunità di fruizione
Strutture presenti:
  • Sentiero attrezzato
Geositi vicini
Bibliografia
"Il Progetto Trias. Studi e ricerche sulle evaporiti triassiche dell'alta val Secchia e sull'acquifero carsico di Poiano (Reggio Emilia)" - AA. VV. (a cura di Mauro Chiesi e Paolo Forti) [2009] Memorie dell'Istituto Italiano di Speleologia, Serie II, vol. XXII.
"Peculiar karstic features in the Upper Triassic sulphate evaporites from the Secchia Valley (Northern Apennines, Italy). Gypsum Karst Areas in the World, their protection and tourist development." - LUGLI S., DOMENICHINI M., CATELLANI C. [2004] Istituto Italiano di Speleologia, Memoria XVI, 99-106.
"Petrographic, REE, fluid inclusion and stable isotope study of the magnesite from the Upper Triassic Burano Evaporites (Secchia Valley, northern Apennines): contributions from sedimentary, hydrothermal and metasomatic sources." - LUGLI S., MORTEANI G and BLAMART D. [2002] Mineralium Deposita, 37: 480-494. DOI 10.1007/s00126-001-0251-6. Pubblicato su Internet dal 13/2/2002.
"Timing of post-depositional events in the Burano Formation of the Secchia Valley (Upper Triassic, northern Apennines), clues from gypsum-anhydrite transitions and carbonate metasomatism." - LUGLI S. [2001] Sedimentary Geology, v. 140/1-2, 107-122.
"Petrography of the quartz euhedra as a tool to provide indications on the geologic history of the Upper Triassic Burano Evaporites (Northern Apennines, Italy)." - LUGLI S. [1996] Memorie della Società Geologica Italiana, 48 (1994), 61-65, 5 ff.
"The magnesite in the Upper Triassic Burano Evaporites of the Secchia River valley (Northern Apennines, Italy): petrographic evidence of an hydrothermal-metasomatic system." - LUGLI S. [1996] Memorie della Società Geologica Italiana, 48 (1994), 669-674, 5 ff.
"Considerazioni geologiche sulla genesi delle cavità ad "ansa ipogea" nelle evaporiti triassiche dell'alta val di Secchia" - LUGLI S. [1993] La Grotte d'Italia - Atti XVI Congresso Nazionale di Speleologia (4) XVI, 1992-1993, p. 257-266.
"Petrography and geochemistry of the Upper Triassic Burano Evaporites (Northern Apennines, Central Italy)." - LUGLI S. [1993] Plinius n. 9, supplemento di "European Journal of Mineralogy", p. 87-92.
"L'area Carsica dell'alta val Secchia. Studio interdisciplinare dei caratteri ambientali." - AA. VV. [1988] Regione Emilia Romagna - Provincia di Reggio Emilia, Asessorato Ambiente e Difesa del Suolo, Studi e Documentazioni, 42.
"Riflessioni sulle evaporiti triassiche dell'alta val Secchia (RE)." - Andreozzi M. et alii [1987] Mem.Soc.Geol.It., 39, 69-75.
"Hydrogeology and hydrogeochemistry of the triassic evaporites in the upper Secchia valley (Reggio Emilia, Italy) and the Poiano karst springs." - FORTI P., FRANCAVILLA F., PRATA E., RABBI E., CHIESI M. [1986] Atti "Int. Symp. on Evaporite karst", Bologna 1985, p. 267-278.
"Considerazioni sulla posizione tettonica del Trias nell'alta Val di Secchia." - ANELLI M. [1935] Atti Soc. Mat. Fis. e Sc. Nat. Modena, 66.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità.

 
 
 
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