Monte RoccaGessi di ZolaGeosito di rilevanza regionale - area carsicaGeosito compreso nel sito UNESCO "Carsismo e Grotte Evaporitiche nell'Appennino Settentrionale"Dorsale gessosa tra il M. Rocca e il M. Castello modellata da interessanti morfologie carsiche (doline, valli cieche, candele). Presenti diverse grotte, tra cui la grande Grotta Gortani. Verso M. Malgotto è visibile il passaggio tra gessi e Argille Azzurre.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Tra la valle del T. Lavino e quella del F. Reno si sviluppa una discontinua fascia di affioramenti di gessi messiniani, che, passando dall'eremo di Tizzano, in sinistra Reno, culmina nel Monte Rocca, in destra Lavino, massiccio rilievo che raggiunge i 364 m di quota. Questo monte è caratterizzato da una peculiare morfologia, con versanti ripidissimi e boscati interrotti da affioramenti, lungo la valle del rio Gessi, nei quali si contano tre banconi gessosi molto spessi. Presso la cima si sviluppano alcune doline di limitata estensione e diversi inghiottitoi. L'affioramento si prolunga in direzione est nella dorsale che sovrasta la frazione di Gessi, con una serie gessosa caratterizzata da spessori assai minori ma con una caratteristica morfologia a dorsale. Tutta la zona è segnata dalle alterazioni conseguenti una intensa attività estrattiva, che in questa zona si è arrestata solo nel 2000; sotto il Monte Rocca è proceduta in galleria, mentre nella dorsale di Gessi sia in galleria che in superficie. Molto interessanti le morfologie di superficie che si osservano tra Monte Malgotto e Monte Capra, dove si approfondisce una peculiare depressione che probabilmente deriva dalla coalescenza tra due valli cieche e una dolina posta centralmente. Il fianco meridionale di questa depressione si sviluppa su marne pre evaporitiche, quello settentrionale sulle argille plioceniche, mentre la zona centrale interessa i gessi messiniani. Sul fondo di questa depressione si aprono diversi inghiottitoti e la grotta Gortani, dal notevole sviluppo, al cui interno si trovano interessantissime morfologie erosive e depositi fisici e chimici. La grotta allo stato attuale è profondamente instabile a causa della attività estrattiva in galleria della adiacente cava. Presso la cima della dorsale si trovano i resti del castello medievale di Gesso (particolarmente evidente la cisterna ed i resti di murature perimetrali); alla sommità la dorsale è interessata da sprofondamenti di gesso causati dalle sottostanti gallerie di cava. Storicamente noti ritrovamenti di esemplari straordinari di sericolite presso il Monte Rocca. Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Geomorfologico - Carsico ipogeo - Carsico epigeo - Carsico epigeo;
Geotipi presenti: Bolle di scollamento - Cavità naturale - Dolina - Dorsale - Solchi a candela - Valle cieca;
Interessi contestuali: Storico [Resti del Castello di Gesso lungo la dorsale tra la dolina Gortani e Casetto] - Botanico [Diverse specie legate ad ambienti rupicoli e agli antichi insediamenti];
Valenze: Scientifico - Escursionistico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: difficile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Geositi vicini
Link utili
Aree di notevole interesse pubblico (https://territorio.regione.emilia-romagna.it/paesaggio/beni-paesaggistici/arch_beni136/bo136)
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio bolognese
Bibliografia
"Le grotte del Bolognese" - Fantini M. [1932] Bologna.
"Iter ad montem vulgo della Rocca" - Santagata A. [1835] Bologna.
Avvertenze
I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone. La Regione si solleva al proposito da qualunque responsabilità. |