Calanchi del rio Mescola
![]() Geosito di rilevanza localeGeosito compreso nel sito UNESCO "Carsismo e Grotte Evaporitiche nell'Appennino Settentrionale"Articolato bacino, in parte calanchivo, inciso nelle argille del pliocene inferiore, fossilifere, strutturato nella sua parte superiore in due sottobacini, quello del rio Mescola a sud e quello del rio Figna. Contatto basale con i gessi messiniani.
Geografia
Perimetro geosito e Carta geologica
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Descrizione
Articolato bacino, in parte calanchivo, inciso nelle argille del pliocene inferiore, strutturato nella sua parte superiore in due sottobacini, quello del rio Mescola a sud e quello del rio Figna a nord (gli idronimi che si riscontrano in alcuni singoli anfiteatri calanchivi sono: rio Uccellara, Rio Penzola, rio Matto, rio dei Balladelli, rio Pozzone, rio Marella, rio di Basosa, rio Calanchi). Le argille, dal caratteristico colore grigio chiaro e, in alcuni livelli, molto fossilifere (diversi esemplari di molluschi fossili nella collezioni Scarabelli, Museo di Imola), appoggiano sui gessi messiniani e affiorano estesamente lungo i versanti calanchivi, dove è possibile identificare interessantissimi corpi canalizzati interpretati come riempimento di canali in ambienti di conoide sottomarina. Questa sedimentazione grossolana è messa in relazione alla vivace attività tettonica e sismica pliocenica, lungo la vicina linea del Sillaro. Nel bacino sono presenti sorgenti di acque salse, alle pendici del Monte dell'Acqua Salata, alla quota di 483 m s.l.m., note e sfruttate per lungo tempo anche allo scopo di produrre sale. Lungo lo spartiacque con il torrente Sellustra, si localizzavano gli antichi "Ponti di Croara" strutture lignee che consentivano di percorre il crinale collegando l'antico abitato di Croara (Castrum Corbariae) alla chiesa di Montemaggiore. Lungo questo spartiacque si trovano oggi le cave di Monte Verro, attive sino al 2002 per l'estrazione di sabbie e ghiaia "di Monte". Lungo le porzioni di versante non interessate da erosioni calanchive, si osservano morfologie e assetti agricoli molto caratteristici dei territori argillosi ad elevata acclività. Altre informazioni sul geosito
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Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
Opportunità di fruizione
Il sito è raggiungibile percorrendo il Cammino di Sant'Antonio
Geositi vicini
Link utili
![]() Il Cammino di Sant'Antonio si sviluppa tra Veneto, Emilia Romagna e Toscana con un percorso che unisce importanti centri di spiritualità e di fede e luoghi meno conosciuti dove il Santo visse e professò la fede agli inizi del XII secolo. Il Cammino offre l'occasione di attraversare territori ricchi di una natura incontaminata con una prospettiva lenta sui paesaggi puntellati da eremi, antichi borghi, castelli fortificati, città d'arte che connotano gran parte dell'Emilia-Romagna.
Bibliografia
![]() ![]() Avvertenze
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