Settore della Vena del Gesso segnato da numerose doline a fondo piatto, inghiottitoi e affioramenti rocciosi, presentando nell'insieme caratteri geomorfologici, carsici e paesaggistici peculiari. La successione gessosa si presenta fortemente tettonizzata.
Gessi di Monte Rontana e Castelnuovo - Foto Archivio Servizio Geologico
Gessi di Monte Rontana e Castelnuovo - Foto Archivio Servizio Geologico
Dolina di Monte Rontana - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Geografia
Superficie totale: 188.46 ettari.
Quota altimetrica minima 146.7m. s.l.m., quota altimetrica massima 472.4m. s.l.m.
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione
Il settore della Vena del Gesso compreso tra Monte Rontana e il rilievo di Castelnuovo è segnato da numerose doline a fondo piatto, inghiottitoi e affioramenti rocciosi, presentando nell'insieme un risalto morfologico minore rispetto ai vicini rilievi gessosi di Monte Mauro e Monte Tondo, pur mantenendo caratteri morfologici, carsici e paesaggistici peculiari.
La successione gessosa è attraversata da un sistema di faglie orientate SW-NE e NW-SE. Queste peculiari condizioni strutturali hanno guidato lo sviluppo delle morfologie carsiche superficiali e sotterranee; la relazione fra tettonica e fenomeni carsici è molto evidente sia nell'allineamento delle doline e degli inghiottitoi sia in quello dei collettori ipogei.
Le acque drenate dal sistema carsico dei gessi di Castelnuovo, insieme a quelle provenienti dal Parco Carnè e da Monte Rontana, attraversano l'area con direzione SE a NO, con un collettore ipogeo unico nel quale confluiscono tutte le acque carsiche raccolte in quest'area. Le acque tornano a giorno a valle della ripide rupe di Castelnuovo, nella risorgente del rio Cavinale. Nella zona si aprono l'Abisso Fantini e altre profonde cavità.
Nell'area si trova il parco naturale attrezzato Carnè, esteso per 40 ettari circa, che rappresenta il primo nucleo dell'area protetta della Vena del Gesso Romagnola, dove sono da segnalare esemplari solchi a candela.
Tra Monte Rontana e la valle del Sintria, tra gli affioramenti gessosi e quelli adiacenti della Formazione Marnoso Arenacea (in particolare all'interno del Parco del Carnè), sono presenti diversi e importanti affioramenti di calcari a Lucina.Il geosito è in parte compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Archivio documentale degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del D.Lgs. n.42/2004) nel territorio ravennate
Bibliografia
"The record of Messinian events in the Northern Apennines foredeep basins." - ROVERI M., LUGLI S., MANZI V., GENNARI R., IACCARINO S.M., GROSSI F. & TAVIANI M. [2006] RCMNS IC Parma 2006 "The Messinian salinity crisis revisited II", pre-congress field-trip guidebook. Acta Naturalia de "L'Ateneo Parmense" 42-1, pp. 65.
"The Vena del Gesso in Northen Apennines: growt and mechanical breakdown of gypsifield algal crusts." - RICCI LUCCHI F., Vai GB [1978] Mem.Soc.Geol.It., 16, 217-249, 23 fig., 1 tab.
"Algal crusts, autochthonus gypsum in a cannibalistc evaporite basin: a case history from the messinian of Northern Apennines" - Vai G.B., Ricci Lucchi F. [1977] Sedimentology, v. 24, 1977.
Avvertenze
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