Geologia, sismica e suoli

Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria

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Geosito di rilevanza regionale - area carsica

Geosito compreso nel sito UNESCO "Carsismo e Grotte Evaporitiche nell'Appennino Settentrionale"

Articolata dorsale selenitica lungo la quale si osserva lo sviluppo di un interessantissimo carsismo superficiale e sotterraneo: la grande valle cieca del rio Stella, la forra che segue alla risorgente di rio Basino e articolati sistemi carsici con grotte di grande interesse scientifico.

Vena Senio Sintria - Foto Archivio Servizio Geologico
Vena Senio Sintria - Foto Archivio Servizio Geologico
Vena Senio Sintria - Foto Archivio Servizio Geologico
La Vena del Gesso vista da lontano - Foto Archivio Servizio Geologico
La Vena del Gesso vista da lontano - Foto Archivio Servizio Geologico
La Vena del Gesso vista da lontano - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Mauro, foto 2016
Monte Mauro, foto 2016
Monte Mauro, foto 2016
Valle cieca del rio Stella - Foto Archivio Servizio Geologico
Valle cieca del rio Stella - Foto Archivio Servizio Geologico
Valle cieca del rio Stella - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Mauro - Foto Lucci
Monte Mauro - Foto Lucci
Monte Mauro - Foto Lucci
Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
tipica vegetazione sui gessi di Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
tipica vegetazione sui gessi di Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
tipica vegetazione sui gessi di Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
Dolina a fondo piatto sul versante Nord del Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
Dolina a fondo piatto sul versante Nord del Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
Dolina a fondo piatto sul versante Nord del Monte Mauro - Foto Archivio Servizio Geologico
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro visto da Zattaglia  - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro visto da Zattaglia - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro visto da Zattaglia - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Tondo - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Tondo - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Tondo - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La cima del Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Rio Stella visto da Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Rio Stella visto da Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Rio Stella visto da Monte Mauro - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Il Rio Stella e l'inghiottitoio - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Il Rio Stella e l'inghiottitoio - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Il Rio Stella e l'inghiottitoio - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La Tana del Re Tiberio  - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La Tana del Re Tiberio - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
La Tana del Re Tiberio - Archivio Fotografico della Romagna di Pietro Zangheri - patrimonio pubblico della Prov. di Forlì-Cesena, in gestione al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Vena del gesso tra i torrenti Senio e Sintria - Archivio fotografico Delfino Insolera, cortesia di Istituto per i beni artistici culturali e naturali E-R
Geografia
  • Superficie totale: 558.13 ettari.
Perimetro geosito e Carta geologica
Perimetro geosito e Carta geologica
Descrizione

Tra Monte della Volpe (407 m s.l.m.), Monte Tondo e il fondovalle Senio la Vena del Gesso è segnata da una morfologia peculiare, con la maestosa parete rocciosa interrotta bruscamente in corrispondenza della grande cava di Monte Tondo. A questa cava, la più grande a cielo aperto nei gessi in Europa, si devono le intense trasformazioni morfologiche dell'area, che hanno determinato il marcato abbassamento del crinale originario e la demolizione di ingenti volumi rocciosi, con la scomparsa di diversi tratti di cavità.

Tutta l'area è importantissima dal punto di vista del carsismo ipogeo, con sistemi carsici complessi e estesi, all'interno dei quali si trovano riempimenti di ghiaie molto grossolane, che hanno indotto a ipotizzare la presenza un antico alveo ipogeo del Senio. Tra le cavità più importanti si apre, presso il fondovalle Senio e a pochi metri dal fronte di cava, la Tana del Re Tiberio, una ex risorgente carsica di estremo interesse archeologico.

Il versante nord di questo tratto della Vena del Gesso, in gran parte boscato, è caratterizzato da una morfologia uniforme, che rimarca la giacitura monoclinale degli strati, mossa da alcune dorsali secondarie, lungo cui affiora il gesso. Nella zona attorno al borgo storico dei Crivellari si osservano in affioramento gessi a struttura microcristallina, nei quali si sono sviluppate peculiari forme di erosione carsiche simili ai campi solcati. Tra questi gessi a grana cristallina fine si trovano noduli di selce dal colore rosato, di grande interesse scientifico.

Il versante meridionale del Monte della Volpe è segnato da una frana di crollo, che prosegue con un dissesto complesso nei terreni marnoso-argillosi che affiorano alla base dei gessi.

Tra Monte della Volpe (407 m s.l.m.) e Monte Mauro (515m s.l.m.) si approfondisce la più grande valle cieca dei gessi romagnoli. I versanti dell'ampia valle, modellati in rocce arenacee riferite alla Formazione Marnoso Arenacea e a quella dei Ghioli di Letto, si chiudono bruscamente contro la parete gessosa, che si eleva di circa 200 m dal punto dove si trova l'inghiottitoio del rio Stella (247m s.l.m.). L'inghiottitoio si trova al margine di una falda detritica formata da grandi blocchi gessosi, ai piedi della parete rocciosa che sbarra la valle cieca. Dall'inghiottitoio ha inizio il percorso sotterraneo del corso d'acqua, che riemergere più a nord, arricchito da apporti ipogei dell'area carsica, nella risorgente del rio Basino. Un tempo il rio era noto con il nome dialettale di ré d'stèra (rio di sottoterra), poi trascritto dai topografi IGM come rio Stella.

Lungo la parete si osservano molto bene le testate delle banconate gessose e gli interstrati marnosi marcati dalla vegetazione. Nella parte centrale la successione dei gessi è tagliata da un sistema di faglie dirette che disegnano un piccolo graben, a cui si deve l'abbassamento dell'intera porzione centrale e che hanno guidato lo sviluppo dei processi carsici epigei e ipogei. Lungo gli affioramenti gessosi, sopra la zona dell'inghiottitoio, è possibile osservare alcune cavità che indicato possibili antichi punti di assorbimento delle acque, posti ad altitudini che si correlano bene a quelle degli ordini di terrazzi più elevati della val Senio.

Nel geosito è compresa anche la risorgente di rio Basino, la principale risorgente dei sistemi carsici sviluppati tra Monte Mauro e Monte della Volpe, subito a nord della sella di Cà Faggia, e rappresenta il punto di uscita del traforo carsico rio Stella-rio Basino, sviluppato per 1450 m lungo l'asta principale di deflusso ipogeo e che ha inizio nell'inghiottitoio della vicina valle cieca del rio Stella, principale fonte di alimentazione. Questa peculiare risorgente carsica è seguita da un tratto vallivo profondamente incassato tra i gessi, una vera e propria forra, lunga circa 450 m, dove il corso d'acqua ha caratteristiche e comportamenti intermedi tra il corso ipogeo e quello epigeo. La forra del Rio Basino si presenta come una profonda incisione modellata con meandri incassati e anse, forme che nell'insieme sono analoghe a quelle che si osservano nel primo tratto della grotta. L'andamento del solco vallivo epigeo e de tratto interrato del corso d'acqua, rimarcano la direzione delle principali fagli ad andamento antiappenninico che attraversano la zona.

Nella vasta area gessosa situata a nord ovest di Monte Mauro, si osservano diverse doline a fondo piatto (circa 15), dalle dimensioni molto varie. Queste doline, che dalla Sella Cà Faggia si sviluppano fino all'allineamento Monte Mauro-Monte Incisa, sono tipicamente allineate lungo discontinuità tettoniche, secondo sistemi di fratture e faglie incrociati aventi direzione NNE-SSW e NW-SE. La morfologia d'insieme dell'area, così come quella delle singole doline, è di grande effetto scenico, con il contrapporsi dei fianchi ripidi, rivestiti dal bosco e segnati a tratti da pareti rocciose, al fondo piatto, prativo, delle doline, rendendo questa forma carsica simile a una caldera vulcanica relitta. Presso La Castellina si trova la più grande di queste, dal diametro di oltre 100 metri.

La parte della Vena del Gesso che si affaccia sulla valle del Sintria è attraversata da importanti strutture tettoniche, che si identificano facilmente tra Monte Mauro (il più alto rilievo della Vena Del Gesso, 515 m s.l.m., nelle carte preunitarie conserva ancora il nome originale di Monte Maggiore), Monte Incisa e Vedreto.

Si tratta di strutture interpretare come accavallamenti sud-vergenti (retroscorrimenti) che raddoppiano lo spessore delle masse rocciose, in virtù delle quali l'affioramento dei gessi presenta in questa fascia la larghezza di oltre 1 km. Recentemente (Roveri et Al., 2003) questi accavallamenti sono stati interpretati come strutture di origine gravitativa, formatesi in epoche di poco successive alla sedimentazione, in seguito alla mobilizzazione di grandi frane sottomarine lungo un paleopendio rivolto a sud. In questo quadro, il bacino evaporitico nel quale si erano sedimentati i gessi si sarebbe trovato su un alto strutturale, posto ai margini settentrionali del paleopendio. A queste strutture si deve la formazione dell'articolata successione di sommità che dai monti Mauro e Incisa raggiunge il fondovalle del Sintria. Lungo gli affioramenti di Monte Mauro e Monte Incisa, colonizzati dalla tipica vegetazione rupicola e di gariga, si osservano diverse bolle di scollamento.

Il geosito è compreso all'interno di una più ampia area dichiarata (D.G.R. 258/2016) di notevole interesse pubblico paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (art.136 del Decreto Legislativo n. 42/2004).
Altre informazioni sul geosito
Interessi geoscientifici: Stratigrafico - Idrogeologico - Carsico ipogeo - Geomorfologico - Carsico epigeo - Strutturale - Mineralogico - Sedimentologico - Geominerario;
Geotipi presenti: Accavallamento - Faglia - Graben - Cava - Cavità naturale - Dolina - Gola (Canyon) - Inghiottitoio - Valle cieca - Risorgente carsica - Gesso selenitico - Strutture chimiche primarie - Successione stratigrafica - Strutture sedimentarie;
Interessi contestuali: Archeologico - Paesaggistico - Botanico - Faunistico;
Valenze: Scientifico - Divulgativo - Escursionistico - Geoturistico - Speleologico;
Tutela: già in atto;
Accessibilità: facile;
Mappa di inquadramento e rete escursionistica regionale
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Geositi vicini
Bibliografia
"The record of Messinian events in the Northern Apennines foredeep basins." - ROVERI M., LUGLI S., MANZI V., GENNARI R., IACCARINO S.M., GROSSI F. & TAVIANI M. [2006] RCMNS IC Parma 2006 "The Messinian salinity crisis revisited II", pre-congress field-trip guidebook. Acta Naturalia de "L'Ateneo Parmense" 42-1, pp. 65.
"Evoluzione idrogeologica dei sistemi carsici dell'Emilia Romagna: il complesso rio Stella - rio Basino (RIOLO TERME, ITALIA)" - FORTI P., FRANCAVILLA F, PRATA E., RABBI E., GRIFFONI A. [1989] Atti del XV Congresso Nazionale di Speleologia - Castellana Grotte, 10 - 13 Settembre 1987.
"The Vena del Gesso in Northen Apennines: growt and mechanical breakdown of gypsifield algal crusts." - RICCI LUCCHI F., Vai GB [1978] Mem.Soc.Geol.It., 16, 217-249, 23 fig., 1 tab.
"The Vena del Gesso Basin in Northen Apennines. Modena (in collaborazione con )." - RICCI LUCCHI F., Vai GB [1976] In: Field Trip Guidebook, Messinian Seminar No. 2, Gargano 1976, IGCP No. 96, p. 1-16 STEM-Mucchi.
Avvertenze

I contenuti informativi presenti in queste pagine non forniscono indicazioni sulla sicurezza dei luoghi descritti o, in generale, sulla loro accessibilità in condizioni di sicurezza. I geositi hanno valore geoscientifico e/o paesaggistico e sono spesso accessibili solo da una utenza esperta, adeguatamente attrezzata. La visita a questi luoghi deve avvenire rivolgendosi a guide escursionistiche abilitate e si consiglia pertanto di informarsi puntualmente prima di accedervi, consapevoli dei rischi cui ci si espone.

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